Alice & Bia

Alice era una ragazza a cui piacevano molto gli animali. Un giorno uscì di casa e vide delle piccole orme. Lei seguì quelle tracce e vide una povera fennec ferita, la prese e la portò al riparo, le fece fare delle visite dal veterinario e la accudì. Dopo poco erano diventati inseparabili. Alice decise di chiamarla Bia. Un giorno si svegliò convinta che ci fosse Bia in salotto che dormiva. Andò subito a vedere ma non la trovò, fece il giro di tutta la casa ma del povero animale non c’era traccia. Cominciò ad appendere delle foto di Bia sugli alberi della città, ma nessuno sapeva cosa fosse successo. Un giorno si svegliò, uscì in giardino e vide delle orme uguali a quelle di Bia. Alice non ci pensò un secondo in più e le seguì. Le tracce portarono ad una casa; aprì la porta e vide un cartello con scritto ‘’Seguimi’’. Lo fece: guardando oltre ad un lungo corridoio vide una porta. Alice la aprì e si trovò in un mondo parallelo: lì c’erano i cespugli viola, l’erba rosa carne, i fiumi rosa pastello e gli animali rossi. I cattivi di questo mondo erano dei goblin verdi. A un certo punto Alice vide la sua cucciola in una piccola gabbia, circondata da molti goblin. Da piccola aveva praticato judo per molto tempo: iniziò a combattere contro i goblin e li sconfisse. Dopo poco tempo arrivò una donna con una corona e un mantello rosso: si trattava della regina di quel mondo, Sweetbeth. Disse ai goblin di lasciare in pace la povera Alice perché molti anni prima la regina aveva conosciuto i genitori di Alice ed era diventata loro amica. La regina la fece tornare a casa e le disse che se avesse mai avuto bisogno la avrebbe aiutata. Passarono quasi due mesi in tranquillità, durante i quali arrivò una lettera da parte della regina che diceva che la avrebbe salvata da qualunque pericolo si fosse mai abbattuto su di lei...


Alice aveva una grandissima passione per gli animali, che la aveva portata a trovare una fennec magica chiamata Bia. Insieme avevano fatto un viaggio straordinario in una dimensione parallela.
Dal loro ritorno avevano vissuto insieme e la loro giornata tipo era così composta: una volta sveglie facevano colazione insieme, si vestivano, Alice andava a scuola mentre Bia dormiva. Quando Alice tornava giocavano e poi Bia si acciambellava sulle sue ginocchia mentre lei faceva i compiti. Cenavano e dormivano vicine.
Un giorno, mentre stavano facendo una passeggiata nei boschi, sentirono rumore di motori, si voltarono e videro arrivare due macchine nere con i finestrini oscurati. 
Alice capì subito che era meglio scappare, richiamò Bia e si mise a correre.
Fuggirono insieme per quella che sembrò un’ora, e finalmente arrivarono a casa.
Entrarono, si barricarono e ripresero fiato. Entrambe sapevano che quelle persone stavano cercando proprio loro, ma per cosa? Erano consapevoli però che la loro vita non sarebbe più stata la stessa. 
Il giorno seguente si ritrovarono di nuovo nel mondo fantastico, che Alice stessa aveva chiamato Sweetland. Appena furono arrivate vennero assalite dai goblin, tra cui riconobbero Morganster, contro cui si erano scontrate durante l’ultimo viaggio. Appena Alice incrociò lo sguardo di Morganster, questi si fermò, riconoscendola e dicendo anche agli altri goblin di fermarsi. Si scusò con loro e se ne andarono.
Alice e Bia capirono che era il caso di andare dalla regina di Sweetland, Sweetbeth, per chiederle il motivo del loro ritorno. La regina spiegò loro che Bia aveva sviluppato un nuovo potere, come tutti gli altri esseri della sua specie: appena si sentiva in pericolo aveva il potere di tornare a casa, e dato che la loro vera casa era Sweetland vi tornavano.
La regina gli permise di ritornare tutte le volte che avrebbero voluto senza essere attaccate e le fece tornare a casa.
Una volta a casa Alice e Bia si addormentarono e sognarono di non tornare più a Sweetland, perché ciò avrebbe significato che erano in pericolo.
Per ora non lo erano più, o quasi…


Testi di Star06 e Mione
Illustrazione di Penniblack

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