Mercoledì 2 marzo, alle 11:20, noi studenti della scuola secondaria siamo scesi in cortile, dove abbiamo pregato per la pace nel mondo, riflettendo con vari interventi sulla guerra tra Russia e Ucraina che in queste settimane sta insanguinando l’Europa. Il primo ragazzo che ha deciso di esprimere la propria opinione ha spiegato la situazione di un nostro ex compagno di classe che ha entrambi i nonni ucraini, che tuttora stanno subendo i bombardamenti vivendo ancora nel loro paese. Una nostra compagna ha osservato che noi siamo ragazzi ben più fortunati rispetto a quelli in Ucraina, che ora non possono andare a scuola. In quei momenti di solidarietà abbiamo pensato che la preghiera fosse stata molto importante, sia per i nostri amici ucraini sia per noi. Da ormai più di tre settimane abbiamo iniziato il nostro cammino verso la quaresima. Il venerdì insieme al nostro prof di religione, Don Domenico, stiamo completando la parola “pace”: la prima lettera, cioè la P, significa “preghiera”,